Con i nonni al Lej Dals Chods

La mia giornata ideale: stare con i nonni.
Quella giornata fu "quasi ideale"... con noi venne anche la mia mamma.
Destinazione: Engadina, paradiso per ogni bambino. Pendenze dolci, colori accesi e una costellazione di laghi e laghetti dove fermarsi per giocare o fare un pic-nic.
Unica nota dolente: il passo del Maloja, nemico del mio stomaco. Questa volta però la mamma non guida e sembra tutto più semplice. Il mio stomaco ringrazia il nonno Gablin.
Arriviamo in un paesino pieno di vele colorate che si inseguono sull'acqua. Mi incanto ad osservarle mentre alcune spiccano il volo e girano su se stesse sospese nell'aria: pura magia.
Parcheggiamo li vicino e imbocchiamo un sentiero che si addentra in un bosco di larici e pini. Arriviamo a un primo bivio, a sinistra la strada per il  Lej Nair, noi si prosegue tenendo la destra.
Uno dei miei passatempi preferiti è raccogliere sassi e pigne a volontà. Le infilo tutte nel mio zainetto nuovo e questa sera farò un bel regalo al mio papà.
Nel frattempo il boschetto lascia il posto a qualche radura, a destra si va per l'Alp Surley, noi teniamo la sinistra e io fra me e me penso "Menomale che c'è il nonno, solo con la mamma ci saremmo sicuramente persi". La mia mamma ha una spiccatissima predisposizione per smarrirsi, ogni tanto mi piace pensare che faccia apposta, ma temo che non sia proprio così.
Nel frattempo le mie gambe iniziano a sentire un po' di stanchezza, cerco invano di fare gli occhi dolci al nonno, ma la mamma come al suo solito rovina tutto e mi tocca continuare a camminare.
La vista però è mozzafiato, mi sento un uccellino che vola in alto e subito mi vien voglia di salire ancora. Metto il turbo. Ultime salite, saltello fra i sassi ed ecco la conca dove si adagia il Lej Dal Chods.
Attraverso la zona paludosa e mi arrampico su un piccolo sasso: scatta finalmente l'ora del pic-nic.
Prima di ripartire, un giro sull'altalena e qualche discesa da un vecchio scivolo, mentre la mamma e i nonni si bevono un caffè cream al Ristorante Hahnensee, dove anch'io mi prendo un bel gelato.
Ora si scende, ma questa volta in direzione St. Moritz. Si attraversa una piccola ganda e si prosegue per un bel sentierino, finche non si rientra nel bosco e si arriva vicino alla piscina di St Moritz.
L'ultimo tratto lo percorriamo rimanendo sul sentiero più basso, quello che costeggia il fiume e infine il lago di Champfer.  E finalmente i miei occhioni dolci riprendono a funzionare e il nonno mi prende in spalla.
Ora sono davvero felice, si può tornare a casa.
Percorso: Surlej - Lej dals Chods  - St. Moritz
Durata: è un anello semplice, 3 orette in tutto camminando piano piano e godendosi il paesaggio.
Note: Lungo il lago numerose passerelle in legno per le zone piu paludose e diversi cartelli che raccontano di fiori e piante che trovano qui il loro habitat naturale. Ps: le torte del Ristorante rifugio Hahnensee sono buonissime!
Lej dals Chods

Vista sul Lej da Champfer

Io e nonno Gablin

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