Bitabergh e Cavloch dall'alto, alla ricerca dei Contrabbandieri

"Pallina ho in mente un giretto che ti piacerà di sicuro: si parte da Maloja e si imbocca il sentiero dei contrabbandieri, poi bli blo bla.. laghetto, bli blo bla, panorama, bli blo bla...si scende e quindi...". La mamma questa mattina esordisce così.

Come sempre una valanga di parole, ma io mi sono persa almeno 5 minuti fa, chiedendomi: chi sono questi "contrabbandieri"? dove vivono? che verso fanno? quanto sono grandi? il nome non mi ispira per nulla, ma se la mamma mi dice che ci divertiremo io vado come sempre sulla fiducia, preparo il mio zainetto con quadernino e colori e sono pronta per partire.

Parcheggiamo a Maloja e attraversiamo la diga di Orden, di fronte a noi un grande portone in legno, con non poca fatica lo apro e imbocchiamo il famoso sentiero. Travi, ponti e ponticelli, il tutto costellato qui e lì da finti signori, un po' in legno e un po' in cartone, che ci accompagnano lungo il percorso. Come una vera equilibrista corro sui tronchi, attraverso un piccolo fiumiciattolo e infine un dondolante ponte di corda. In alcuni punti devo fare dei grandi salti per passare da una passerella all'altra, ma non ho paura, chiudo gli occhietti e mi lancio. Aveva ragione la mia mamma, è proprio divertente anche se purtroppo, o forse per fortuna, nessun contrabbandiere.

Sbuchiamo di fronte a un lago molto piccolo, Bitabergh, di un colore tra l'azzurro e il verde strano. Parecchio fango, il mio mondo. Un signore che parla in una lingua incomprensibile mi aiuta ad attraversare un ruscelletto facendomi volare sopra i sassi. Avrei preferito cavarmela da sola, ma la mamma gli sorride e io penso sia troppo presto per fare i capricci. Quindi ringrazio il signore, che si allontana prendendo un sentiero basso sulla sinistra. Noi invece iniziamo a salire. Non avevo dubbi che prima o poi sarebbe arrivata la fregatura. Ma la fatica viene ripagata da un prato che si affaccia da un lato sui laghi di Sils e Maloja e dall'altra verso l'Albigna e la Bregaglia.

Un paio di foto, rincorro un cane che si stanca di me piuttosto in fretta e proseguiamo verso il Pass del Caval. Un po' di su e giù e arriviamo a un fiumiciattolo dove ci fermiamo per un super pic nic. La mamma mi indica le cime di fronte e mi racconta delle sua avventura con il nonno sul Pizzo Longhin. Mi sa che dovrei abbandonare le gite con la mamma per unirmi a quelle del nonno, che sembrano essere molto più divertenti. Ma per oggi mi accontento di stare con la mamma. Ritroviamo il signore dall'idioma bizzarro (chissà da dove spunta) ci racconta la sua giornata e riprendiamo il cammino. Ancora un po' di piano e poi si inizia la discesa. All'improvviso spunta il Lago del Cavloch, è la prima volta che lo vedo da quassù e sembra ancora più bello. Arrivati alla meta ci riposiamo vicino alla riva, disegniamo le mucche che stanno dietro di noi e una macchina volante, che vorrei poter utilizzare quando mi sento un po' stanchina. Quando sarò un po' più grande la mamma mi dice che potremmo proseguire da lì verso la Capanna del Forno, io prendo coraggio e le dico che è una bell'idea ma che ci andrò col nonno. Prendiamo un gelato perché fa caldo e ho bisogno di energia per affrontare il ritorno. Facciamo la ciclabile, incontriamo un cane tutto peloso con cui faccio amicizia: Tommy. Corro avanti e indietro insieme a lui, alla fine Tommy è stanco e si riavvicina ai suoi padroni con modalità passo 1: trascinato. Lo saluto e ritorno dalla mamma, stanca e felice di questa bella giornata. Un percorso avventuroso, gran panorami, due laghetti, un cono gelato, un nuovo amico. Chissà se la prossima volta scoprirò anche che verso fanno i "contrabbandieri".

Itinerario: Maloja (1800 m), Percorso dei Contrabbandieri, Lago Bitabergh ( 1854 m), Pass del Caval e Motta-Salacina (2136 m)Lago del Cavloch (1907 m).

Note: per i più golosi, lungo le rive di Bitabergh e Cavloch ci sono parecchie griglie per un pic nic più sostanzioso.