Compleanno e desideri alla Capanna Paradis

Oggi è un giorno speciale, è il mio 5° compleanno. Mi alzo e corro in cucina, pacchetti colorati e palloncini e una ciambella con dei fiorellini sopra. La torta non è né troppo bella né troppo buona, ma questo non importa perché l'ho fatta ieri insieme alla mia mamma e perciò va bene comunque.
Oggi è un giorno speciale, il mio papà e la mia mamma non lavorano. Quindi si starà tutti e tre insieme, proprio come quando si va in vacanza al mare.
Oggi è un giorno unico: la pomata per il ginocchio del mio papà ha finalmente funzionato ed è arrivato il gran momento: si va tutti quanti in montagna, nonni compresi!
Aiuto il mio papà a vestirsi e a preparare il suo zaino, lui non sa nulla di sentieri e sentierini. Andremo molto in alto, bisogna essere pronti al freddo, anche se siamo ancora in piena estate. Gli ricordo le bacchette e che dovrà fare molta attenzione a non cadere.
Partiamo con la macchina parlante in direzione Pontresina, parcheggiamo e inizia l'avventura.
Il mio papà non è allenato e soprattutto è un po' pigrone. Per convincerlo a venire gli ho promesso che gli terrò sempre la mano e che la maggior parte del dislivello lo faremo su una comoda seggiovia.
Dall'alto scopriamo che lungo il sentiero ci sono tante statue in legno a forma di animali: aquile, scoiattoli, cerbiatti e giochiamo a chi le vede per primo. Ora che ho 5 anni sono davvero la più forte e non me ne lascio sfuggire una.
Arriviamo all'Alp Languard, il mio papà sembra vestito da sub, ma al posto delle pinne ha un paio di scarponcini fiammanti. Guardiamo i cartelli e imbocchiamo il sentiero che ci porterà alla Capanna Paradis. Il primo pezzo sale poco poco, poi possiamo decidere se mantenerci in alto o scendere un pochino. Più in basso ci sono parecchie mucche e yak e decido di andare a vederli più da vicino. La mia mamma non lo dice, ma io lo so che ha sempre un po' paura quando passa vicino agli animali con le corna. In genere perde la parola e inizia a fischiettare e io mi unisco a lei, perché fischiare mi rende felice. Il papà sembra contento e neppure troppo stanco, ci guardiamo intorno. Di fronte a noi il ghiacciaio del Morteratsch e la val Roseg, qualche laghetto da lontano, anche se iniziano ad arrivare tante nuvole e non si vede molto bene. Insieme alle nuvole si alza il vento e fa piuttosto freddo, un po' come d'inverno, la mia stagione preferita. Saliamo un pochino e la salita ci scalda, vediamo da lontano una lunghissima bandiera. "Pochi passi e ci siamo" dico al mio papà, che non vede l'ora di sedersi per riposarsi un po' e fare un pic nic. La capanna Paradis è piccola piccola, come la casa di Hansel e Gretel. Entriamo e bevo un latte e ovomaltina caldo con la cannuccia, proprio come piace a me. La signora della Capanna non è però come la strega della storia, mi regala un cioccolatino che mi mangio sulla strada del ritorno. Il nonno e la mamma vorrebbero allungare il sentiero per poter vedere un piccolo laghetto. Sono solo pochi metri, ma vincono il papà e la nonna che un po' per il freddo e un po' per la pigrizia scelgono la via più breve.
Arrivati all'Alp Languard riprendiamo la seggiovia. I nostri zaini li caricano soli soletti nei posti dietro e io non posso guardare il panorama perché devo stare ben attenta che non cadano. Mai un minuto di riposo, neppure da seduta!
Tuttavia è stata una splendida giornata e ad aspettarmi ancora una festa con torte, colori e altre cose belle! Spengo le mie 5 candeline ed esprimo un desiderio: vorrei che ogni giorno fosse un po' il 21 agosto, magari se possibile con tanta soffice neve!

Itinerario: Pontresina (1820 m) - seggiovia fino ad Alp Languard (2326 m) - Capanna Paradis (2540 m) .
Note: ci sono diversi sentieri, noi abbiamo fatto un anello tenendoci bassi all'andata e più in quota al ritorno. Molto bello anche il sentiero che da Pontresina conduce all'alp Languard. Ma quella sarà una nuova storia.