Fra i ricci con Noce: un giretto a Uschione

Oggi merenda a Uschione con Noce, la cagnolina più bella del mondo. Bene, sempre divertente andare con lei per boschi, soprattutto se conosciamo già la strada perché la mamma ci lascia fare tutto quello che vogliamo, o quasi!
Arriviamo in Pratogiano, la zona dei crotti, e prendiamo la strada che conduce verso il Deserto, una grande casa gialla che si affaccia su Chiavenna. Poi imbocchiamo il sentiero che in pochi minuti ci porta a Belvedere. Lì salgo su un cubo di pietra e mi godo il panorama. Da qui è molto facile riconoscere il bar dove lavora il mio papà, l'ospedale dove sono nata e il fiume che scorre sotto casa. Piccola pausina e si riparte. Costeggiamo una casetta con un grande prato: un bimbo e il suo papà stanno facendo dei lavoretti, salutiamo e andiamo oltre stando sulla destra. La prossima volta la mamma mi promette che prenderemo il sentierino di sinistra che passando dal Roccolo conduce a Prato Grande. Questa volta invece si sale. Dopo una manciata di minuti  spunta di nuovo il bimbo di poco prima. "Vengo un pezzettino con voi", dice, "fino al gradino n° 2000".
Questo bimbo parla parecchio, addirittura più della mia mamma! Ci racconta un sacco di avventure e io lo ascolto senza dire una parola, un po' perché sono incuriosita e un po' perché devo risparmiare il fiato: va molto più veloce di me! In un battibaleno giungiamo al gradino 1700,  il bambino ci dice che si è fatto tardi e deve tornare indietro per non fare preoccupare il suo papà, ci saluta e in pochi balzi svanisce fra gli alberi. 
Noce trova una grande fontana, ci fermiamo a bere e poi si riprende la mulattiera. Superata una scaletta di gradoni, giungiamo a un bivio. A sinistra si va in paese, a destra si raggiunge direttamente la chiesetta. Presa dall'entusiasmo di essere quasi a destinazione lascio il sentierino e punto direttamente al campanile, ma inciampo e atterro su un tappeto di ricci. Scatta il pianto, ma questa volta la mamma mi stupisce, è preparatissima: ha con sé delle salviette disinfettanti e persino dei cerotti. Mi toglie qualche ago dai palmi delle mani, poi appiccica dei cerottini a casaccio ma apprezzo lo sforzo e mi asciugo le lacrime. Nel frattempo Noce sguscia fuori dal suo collare-pettorina e corre come una matta per i prati, la mamma cerca di acchiapparla ma non è tanto veloce. Io rido forte, la mamma un po' meno. Alla fine Noce ritorna da noi con la lingua fuori e lo sguardo da furbetta, cerchiamo di rimetterle quella specie di cintura, ma è super difficile e la mamma trova una soluzione decisamente di fantasia, ma che sembra funzionare. 
Quindi ora si può andare verso il Rifugio Uschione, per una bella merenda. Di fronte all'ingresso un contrabbasso gigante, cerco di suonarlo ma non esce alcuna nota. Allora mi butto alla ricerca dell'amaca ma forse fa ancora un po' freschino e quindi decido di correre subito verso il campo da calcio: finalmente altalena! Sono le altalene più buffe che io abbia mai visto, in ferro e con delle catenelle davanti. Mi spingo da sola, ormai sono grande, e volendo potrei toccare quasi le nuvole, ma non esagero e mi tengo a bassa quota. Noce sembra stanca e non si muove di un centimetro. Mi dispiace che quel bimbo non sia venuto fin quassù, sono sicura che gli sarebbe piaciuto. 
Per tornare indietro la mamma mi propone due sentieri alternativi: andare a destra verso Lottano, per poi passare da Dona e riscendere dal Deserto oppure dirigerci un po' più in alto a sinistra in direzione Prosto,  Prato Grande, Poiatengo e quindi Chiavenna. In entrambi i casi sento un forte odore di fregatura. Con quella sua fissa per gli anelli finiamo sempre per  allungarla troppo! Allora mi gioco la carta della vocina dolce e gli occhi un po' all'ingiù e dico: " Noce è ancora cucciola e sarà molto stanca, direi di tornare dallo stesso sentiero dell'andata". La tattica funziona e questa volta vinco io. Saltelliamo per i gradoni della bella mulattiera, ripassando davanti a quei grandi massi ricoperti di muschio, riattraversando i ruscelletti pieni d'acque e in poco tempo si ritorna a casa, ricoperte di ricci ma felici!
Itinerario: Chiavenna (m 333), Belvedere (m 450), Uschione (m 827)

Arrivando a Belvedere
Mulattiera nel bosco
Noce fra i ricci, quasi alla meta
Contrabbasso e note sparse: Rifugio Uschione
Saltellando verso casa con Noce

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