Merenda vista Torre: quattro passi a Segname e due salti a Ca'Pipeta

Oggi pomeriggio farò un viaggio dentro una torre. Per arrivare alla torre dovremo seguire un sentierino. Camminerò leggera, nello zainetto solo  merenda, acqua e la mia piletta rossa per far luce se servisse.
Partiamo da Gordona. Davanti alla chiesa c'è un parco giochi bellissimo con delle biciclette di ferro in cerchio che vanno persino all'indietro. Subito subito non ci possiamo fermare, ma al ritorno la mamma mi promette che potrò giocarci quanto voglio.
Seguiamo le indicazioni per Torre di Segname. Prima attraversiamo il paese, poi arriviamo a una stradina sterrata che in pochi metri diventa un sentiero. Attraversiamo il ponticello sopra il torrente Boggia e iniziamo a salire. Mi piace molto l'inverno perché ci sono meno foglie secche e così non si scivola. Per terra trovo tantissimi sassolini, ancora qualche castagna che riesco a sbucciare e mettere da parte e un bel bastone, che non si sa mai.
Ad un tratto il bosco si apre e si sale su un tappeto di erba lunga e gialla, che sembra quasi fieno. Mi piace moltissimo camminare su quel terreno morbido e colorato, non vedo l'ora di farlo anche in discesa.
Ad un tratto tra gli alberi spunta  una casetta e un signore che sta facendo dei lavoretti nel suo giardino. Siamo all'alpe di Segname. Manca poco, ma  per non sentire la fatica insegno un nuovo gioco alla mamma. Si sceglie una canzone e la si canticchia fingendo di essere qualcun altro: un orso dal vocione forte, un bradipo scandendo piano ogni sillaba, un signore un po' brillo con il singhiozzo.
Ad un tratto il sentiero si fa più ripido, camminiamo fra alberi che sono stati abbattuti. L'occhio mi cade su una pietra molto grande, mi chino, la raccolgo e scopro che non è un sasso qualunque: è una stella cometa! Le stelle comete in genere non vivono così in basso, abitano a Lago (quello dell' Acquafragia, a quasi 2000 m)...ma quella è un'altra storia!
Arrivati sotto una bellissima pianta, il cammino si fa pianeggiante e in fondo spuntano i mattoni della torre. Prima mi siedo al tavolino e faccio una bella merenda insieme a un cane che ci fa visita e mi ruba un pezzo di barretta. Poi finalmente entro nell'oblò della Torre. Per la prima volta la mamma mi dice che posso salire, ma scopro che non c'è una scala come mi aspettavo , ma una specie di scaletta in ferro che trovo troppo ripida per i miei 5 anni. Dico alla mamma che non è igienico mettere le manine dove si appoggiano i piedini, con classe declino dunque la proposta di guardare il mondo da lassù e si riparte, direzione Ca'Pipeta.
La mamma è un po' fissata con l'idea di fare sempre degli anelli, che significa trovare delle strade per il ritorno diverse da quelle dell'andata. Ma tanto ormai è tutta discesa, quindi non faccio resistenza e la seguo. Qui ci sono molte più foglie, brontolo un pochino, ma ben presto il sentiero torna bello pulito. In una quindicina di minuti ci troviamo di fronte alla casetta in sasso più bella che abbia mai visto. Il tetto è fatto da un unico gigante masso un po' coperto qui e là da muschio morbidissimo, la prossima volta ci porterò il mio papà! Sono sicura che gli piacerebbe tanto!
A questo punto si può tornare verso casa, si rimane bassi e si attraversa un bosco con tante pietre piatte sulle quali posso saltare e lanciarmi senza paura. Il punto più bello è quando su una roccia spunta un ometto alto circa come me. Aggiungo un sassolino sulla sommità e riparto veloce, perché oggi ho dei razzetti ai piedi e potrei persino superare la mia mamma. Passiamo per il centro di quella che un tempo doveva essere Alpe di Segname, ormai però  abbandonata. Le case non hanno piu né porte né tetti e alcune crollano a pezzi. Un cartello indica una falesia, Placche del Pipeta, mi ricorderò di dirlo al nonno.
Ci ricongiungiamo al sentiero dell'andata. Ora sono anche un po' stanchina, invento delle rime per non pensare al tratto di cammino che ci manca. Riattraversiamo il torrente Boggia e in un soffio arriviamo al parchetto. Le campane suonano forte, è decisamente l'ora di fare un bel girotondo su quelle bellissime biciclettine in ferro.
itinerario: Gordona (283 m ),  Alpe di Segname (543 m), Torre di Segname (655m), Ca' Pipeta ( 520 m), Gordona.

Salutando le stelline in direzione Lago

Tappeto morbido e giallo, saltellando qui e là

Verso Torre del Segname
E anche oggi si sale sulla Torre domani


La casetta più bella del mondo: Ca'Pipeta

Zompettando fra le pietre di Alpe del Segname

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