Quattro passi verso la Val Schiesone: Rifugio " Il Biondo"

Oggi ho fatto una grande scoperta: marzo è un mese ricco di sorprese. Ad esempio potrebbe bastare girare l'angolo,  intrufolarsi in una nuova valletta per abbandonare la colorata primavera e ripiombare nel freddo inverno. Il tutto nel giro di poche ore e una manciata di passi : incredibile!
Partiamo insieme a Noce, Alice e Lindor alla volta di Lagunc, ma scopriamo che pochi giorni prima sono caduti dei massi sul sentiero. La mamma sembra avere un guizzo di saggezza e decide di cambiare meta, anche se poi non si rivelerà una scelta troppo azzeccata. Comunque si parte, destinazione Rifugio Il Biondo.
Lasciamo la macchina a Lottano,  che con il sole è ancora più bella.  Seguo un sentiero che si stacca verso sinistra, mentre la mamma sostiene che vada attraversato tutto il paesino. Non mi fido troppo del suo senso dell'orientamento, quindi preferisco chiedere a un signore che sta facendo dei lavori in giardino.  A malincuore devo ammetter che per una volta ha ragione lei e mi riunisco al gruppo. Lasciate le case si inizia a salire, ogni tanto si incrocia una strada carrozzabile, ma per fortuna riusciamo a stare quasi sempre sul sentiero così i cagnolini possono giocare più liberamente. Incontriamo un cartello scritto in stampatello: " Loc. Nirola". Non ci addentriamo nel nucleo di baite, ma proseguiamo in salita fino ad arrivare a Pradotti. Lì troviamo altre indicazioni, prendiamo il sentiero di sinistra, ci smarriamo un po' e decidiamo di fare una piccola sosta vicino a una fontana.
Senza dubbio è difficile perdersi in una zona così ben segnata, ma è stato divertente vagare un po' nel bosco. Il punto è che la mamma e Alice chiacchierano troppo, meno male che ci sono io a richiamare  tutti all'ordine e tornantino dopo tornantino arriviamo a Belvedere.
Mai nome fu più azzeccato. Si tratta di una sorta di grande balcone che  si affaccia sulla Valchiavenna, di fronte a noi tutto il resto del mondo compresa la mia montagna preferita: l'Alpe Cima. Credo sia un posto fantastico per fare un bel pic-nic, c'è pure un bel tavolo in legno con delle panchine. Invece no, la mamma si è fissata che si arriva a "Il Biondo" e così sarà.  La passeggiata prosegue ancora un po' in salita, quando invece mi era stato promesso che da ora in poi sarebbe stato tutto in piano. Giungiamo a un altro paesino, Corleggia. Il pizzo di Prata da qui sembra ancora più grande e più bello, poi scompare mentre noi ci addentriamo nella valletta che dalla Primavera ci condurrà all'Inverno.
Da qui in poi non mi diverto per nulla, il sentiero è così stretto che devo sempre dare la mano alla mia mamma.  Non dovrebbe mancare molto, attraversiamo una zona piena di sassi franati, saliamo ancora un pochino. Incontriamo un signore che corre veloce e che ci consiglia di tornare dalla stessa strada dell'andata, perchè verso Pratella il sentiero è ancora pieno di neve e ghiaccio. Pochi minuti dopo in effetti mi ritrovo a calpestare la neve e passo dalla maglietta alla giacca pesante. Ci siamo quasi, ecco da lontano una piccola casetta, il famoso rifugio.  Siamo all'alpe Pra' Baffone. La neve mi piace tantissimo, anche Noce si diverte un sacco, ma  il cielo è grigio, ho fame e anche tanto freddo. Un biscotto veloce e decidiamo di tornare subito indietro. Alla fine avevo proprio ragione io, Belvedere è il posto più adatto per fermarsi ed è li che facciamo il nostro pic-nic. Non capisco come mai si sia dovuti andare fino a la in fondo per tornare subito indietro,  ma si sa che  la mamma è cocciuta ed è parecchio difficile farle cambiare idea. Qui però torna di nuovo tutto a colori, mi arrampico sulla fontana e gioco con i cani mentre la mamma e Alice sono sparapanzate al sole bliblobleggiando senza fine. Le giornate intanto si allungano e quindi ce la prendiamo con calma.
Sulla strada del ritorno ci rendiamo conto di aver allungato un pochino il tragitto, che sarebbe stato molto più semplice e diretto se avessimo seguito le indicazioni per Mont di Bach "Chiesetta", ma sono quasi convinta che in fondo alla mamma piaccia anche tutto quel perdersi un po'. Intanto Noce si tuffa in gigantesche pozze di fango e  in vasconi di pietra colmi d' acqua, compresa una sorta di piscinetta piena di pesciolini che fa scappare in un battibaleno. In discesa è tutto più facile, prima sentiero , poi mulattiera e si arriva di nuovo a Lottano, dove dei bimbi giocano a nascondino e io mi fermo al fontanone. Noce e Lindor sono stanchissimi e un pochino lo sono anch'io.
"Tutto bello: il sole, le corse, la neve...peccato solo non aver incontrato il Biondo" dico alla mamma rientrando a casa.  Lei scoppia a ridere, io la guardo seria e non capisco cosa ci sia di divertente. Allora si  ricompone, mi dà un bacio  e mi dice : "Pallina, sarà senza dubbio per la prossima volta". Io comunque la prossima volta mi fermo a Belvedere. Ma questo per ora ancora non glielo dico.
Itinerario:  Lottano (654 m)  - Pradotti, (1050 m)  - Belvedere (1250 m)  - Curleggia (1230m ) - Pra Baffone (1324 m). Per il ritorno noi abbiamo fatto lo stesso sentiero dell'andata, ma si potrebbe partire da Prata Camportaccio e compiere un anello passando da Pratella.
Trotterellando con Noce verso il rifugo. Fa da scenario il Pizzo di Prata

Belvedere: un balcone che si affaccia sulla mia montagna preferita!

Finalmente a Pra'Baffone, saltellando per il freddo.

Momento bagnetto di Noce e Lindor, che non si vuole tuffare

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